#Scomode verità#

Un triste primato quello dei casi di tumore in Friuli. Negli anni le statistiche hanno evidenziato un continuo aumento e non una diminuzione. Negli anni ’80 la maggior parte delle persone cui era diagnosticato il cancro e ospedalizzata, risolveva il problema (se non vogliamo parlare di guarigione) o superava la malattia, se preferite.

Poi d’improvviso dagli anni ’90 in poi la maggior parte entro un lasso di tempo variabile da 1 mese a 2/5 anni vissuti con alti e bassi e chemio, non supera più il problema ne vive una vita decente.

Le cause trovano origine in varie direzioni di cui si ama (come si sul dire effetto struzzo che nasconde la testa sotto terra?) negare l’evidenza e l’esistenza:

  • il Friuli è una regione ad alta concentrazione di radon
  • il sistema sanitario ha intrapreso un continuo percorso di degrado
  • il Friuli è una regione che si è resa disponibile per le sperimentazioni (di ogni ordine e grado)
  • il Friuli ha inquinato i terreni con prodotti chimici non ammessi in altri Paesi e che anche l’Austria ha ceduto volentieri al Friuli
  • il Friuli è in una posizione geografica non molto favorevole: centrale nucleare Krsko Slovenia (si è sempre saputo e allo stesso tempo fatto finta di niente) e base NATO Aviano
  • da verificare impatto le esercitazioni e poligoni
  • problema alcolismo
  • disastro ambientale delle monocolture intensive (in specie sempre più grave la presenza di territori destinati a barbatella)
  • inquinamento amianto
  • concentrazione discariche rifiuti speciali
  • inquinamento fiumi e risorse idriche
  • dipendenza tabacco
  • ex poli industriali abbandonati e non bonificati
  • sconsiderato uso di pesticidi chimici, anticrittogamici chimici, fungicidi ecc.
  • allevamenti industriali con ricorso a nutrimento chimico
  • diseducazione alimentare
  • ecc.

Quando non si hanno sponsor potenti e influenti come G.T., tuttavia funzionale al Sistema marcio che ha causato danni ambientali globali, si perdono 33 anni e la gioventù a cercare di coltivare una cittadinanza consapevole e responsabile e trovarsi con zero risultati, e con un’associazione di vecchia data, Legambiente, che non ha creato un cambiamento reale.

Forse i cittadini meritano quello che hanno? di certo lo hanno scelto.

Che fare?

La massa non è salvabile, ma quello storico “resto” è una speranza, nel ricostruire le piccole comunità autogestite, locali, territoriali e autonome, gruppi solidali e determinati, capaci di generare vita dalla vita, coltivazioni veramente rispettose della terra e degli esseri viventi (che non è l’attuale moda e propaganda commerciale etichettata biologico ove per biologico col passare degli anni sono state ammesse sempre più deroghe blasfeme per uso consentito di interventi chimici (da concimazione a pesticidi ecc. fino alla discutibile filiera dell’industria alimentare sia per l’agricoltura che per l’allevamento), recupero e attuazione del saggio utilizzo delle terre comuni, dei pascoli e delle malghe, politiche edili salutari e non di mera speculazione con le sue cattedrali incompiute nel deserto, il divieto di aree agricole trasformate in campi di fotovoltaico da orientare su superfici cementate o edificate, trasporto pubblico organizzato in funzione delle reali esigenze e reso pertanto fruibile, contenimento dell’espandersi della viabilità ad alta velocità peraltro scollegata da uno studio pertinente dello sviluppo stradale locale, cultura antroposofica che riconnetta terra-natura-uomo. Creare lavoro non è avere informatici o impiegati di banca ma custodi e coltivatori della terra e allevatori che camminano i pascoli e non statici con stalle e capannoni prigioni per animali.

L’estinzione è programmata perchè i popoli delegano le decisione a pochi (in genere malsani) e anno svenduto corpo e anima e mente alle mode indotte e inutili cose spacciate per bisogni. Si salveranno i saggi organizzati e, purtroppo, una parte di chi detiene capitali e potere.

t. P.

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Pubblicato da taniapizzamiglio

IPHM member, EBSA member, naturopath, holistic operator, HSE technician, education and social communication assistant, ed. mindfulness, op. international cooperation development projects, etc.

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