di Stefano Basilico
In questi giorni di fine agosto, torna alla memoria una lettura non recente: un libro che potrebbe essere classificato come un romanzo storico, che tuttavia collima con studi ed approfondimenti di epoche successive – più propriamente in ambito storiografico – sulla Battaglia di Tannenberg (26-30 agosto 1914).


Questo titanico scontro, che ebbe luogo nel territorio della antica Prussia Orientale nella primissima fase della Prima Guerra Mondiale rappresentò fin da subito (unitamente alla denominata “Battaglia delle Frontiere” che si era sviluppata sul fronte alsaziano-lorenese solo pochi giorni prima) un momento chiave del conflitto, nonché un evento capace di condizionare tutto il successivo “Secolo Breve” nel suo complesso: quel periodo che va dai fatali spari di Sarajevo e dalla guerra europea (in due fasi) alla “pace di Yalta” e fino alla caduta del Muro di Berlino e poi alla scomparsa dell’Unione Sovietica (1914-1991).
Aleksandr Isáyevich Solženitsyn(1908-2008) è sicuramente…
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