Lo diceva già il giudice eroe Paolo Borsellino (nel 1989):
«È da dilettanti di criminologia pensare che liberalizzando il traffico di droga sparirebbe del tutto il traffico clandestino e si leverebbero queste unghie all’artiglio della mafia.»
Borsellino aveva capito il vero rischio della legalizzazione:
«Resterebbe una residua fetta di mercato clandestino che diventerebbe estremamente più pericoloso, perché diretto a coloro che per ragioni di età non possono entrare nel mercato ufficiale, quindi alle categorie più deboli e più da proteggere.»
tratto da Pro Vita e Famiglia